Elaborazione da fonte: tunisialive, 30 August 2013, 3:42 pm
Ansar ash-Sharī’a in Tunisia ha risposto ieri alle dichiarazioni del governo di questa settimana, che l’hanno accusata di essere organizzazione terroristica con legami con al-Qāʿida. La dichiarazione non ha risposto direttamente alle accuse. “Loro ci considerano terroristi, ma ora siamo ancora più dediti a difendere questa religione” ha detto il gruppo in un comunicato pubblicato ieri sera sulla sua pagina Facebook.
Giovedì il Ministero dell’Interno, che ha bandito il gruppo salafita e le sue attività lo scorso maggio, aveva accusato alcuni membri di Ansar ash-Sharī’a di coinvolgimento nell’assassinio di due politici, Shukrī Balʿaid e Muḥammad Brahmi, e di violenza nei pressi dei Monti Chaambi della Tunisia occidentale, compresa l’uccisione di otto soldati in un agguato a luglio.
Il Ministero aveva anche sostenuto che il gruppo ha legami con al-Qāʿida nel Maghreb islamico. “Chiunque finanzi, aiuti o appartenga ad Ansar ash-Sharī’a sarà considerato criminale” secondo il Ministro dell’Interno, l’indipendente Lotfi Ben Jeddou.
La risposta del gruppo salafita (nella foto un suo raduno a Qayrawān l’anno scorso) non ha menzionato nessuna di queste specifiche accuse. “Il fatto che i partiti politici siano attivati contro [l’Islam] ci rende solo più forti” dice la nota. Il gruppo ha ringraziato i suoi sostenitori per rigettare le accuse del governo.