Elaborazione da fonte: allAfrica, 18 May 2013
Il Sud Sudan ha negato le accuse di marginalizzazione delle minoranze tribali nel governo, affermando che coloro che dicono questo “vogliono soddisfare il loro interesse, non quello di coloro che sostengono di rappresentare”.
Parlando sabato scorso al Sudan Tribune, Barnaba Marial Benjamin, Ministro dei Servizi d’Informazione e Diffusione, ha descritto il Movimento di Liberazione Popolare del Sudan al potere – guidato dal Presidente Salva Kiir Mayardit ed eletto con uno schiacciante 93% – come “il governo del popolo”. “Rappresenta tutti i diversi volti delle nostre comunità” ha detto.
Marial stava reagendo alle richieste di David Yau Yau, Capo dei ribelli di Jonglei, che sta combattendo per la creazione di uno Stato indipendente per le tribù minoritarie della regione, sostenendo che sono stati messi da parte a tutti i livelli. Il giorno prima, infatti, Yau Yau, che viene dalla tribù minoritaria Murle, aveva detto in un’intervista esclusiva allo stesso giornale che il gruppo ribelle è in lotta per l’uguaglianza di tutti, compresa la stampa.
“Ora siete liberi di scrivere qualcosa sul governo?” ha detto rivolgendosi ai giornalisti. In riferimento alle restrizioni imposte alla stampa in Sud Sudan ha aggiunto: “Alcuni di voi sono stati uccisi per avere raccontato al nostro popolo quello che si dovrebbe dire. Ecco perché si ha paura di parlare di corruzione, tribalismo, marginalizzazione intenzionale della tribù di minoranza nel Paese, in particolare nel Jonglei”. “Stiamo lottando anche per il buon governo, il rispetto per la diversità, il rispetto dello stato di diritto, il rispetto della dignità umana, che in realtà è uno dei valori fondamentali per i diritti umani e lo sviluppo”.
Il capo dei ribelli ha anche sostenuto che la leadership del Movimento di Liberazione Popolare del Sudan ha sepolto i valori per i quali è stata combattuta la decennale guerra civile per l’indipendenza dal vicino Sudan. “Abbiamo combattuto insieme, ma ora ci sono persone che pensano di avere combattuto la guerra da sole e hanno deciso di isolare gli altri, soprattutto le minoranze di Jonglei, come i Murle, gli Anyuak, i Jie e i Kachipo. La stessa cosa sta accadendo anche in altri Stati dove ci sono tribù minoritarie. Le minoranze tribali non hanno voce a qualsiasi livello di governo”, ha concluso.