Elaborazione da fonte: allAfrica, 17 May 2013
In una registrazione audio distribuita ai media somali venerdì scorso Sheykh Ḥasan Dahir Aweys (nella foto), membro di alto rango di Hizbul Shabaab (Partito della Gioventù), ha accusato il Capo del partito Aḥmed Abdi “Godane” di “colpire combattenti stranieri” e di “decisioni unilaterali” che hanno portato il gruppo militante a perdere territori in favore delle forze governative somale e delle forze dell’African Union Mission in Somalia (AMISOM).
Aweys, che era leader dell’Unione delle Corti Islamiche nel 2006 e che ha portato alla scissione del suo movimento giovanile ash-Shabaab nel 2009, ha dichiarato che Godane “ha respinto” la proposta di istituire una nuova leadership per il gruppo. Poi ha accusato lo stesso Godane di “colpire, arrestare, uccidere e dare la caccia ai combattenti stranieri” che hanno servito al fianco di ash-Shabaab dal 2007. “Godane ha preso decisioni unilaterali che hanno portato il movimento a perdere il controllo sul territorio nel centro-sud della Somalia” ha detto.
Abū Manṣūr al-Amriki, combattente di ash-Shabaab proveniente dagli Stati Uniti, recentemente ha pubblicato sul suo account Twitter alcuni post in cui sostiene di essere sopravvissuto a un “tentativo di assassinio” di uomini armati appartenenti al suo stesso movimento.
Ad aprile scorso Ibrahim Afghani, un membro anziano di ash-Shabaab, aveva stilato un rapporto di 8 pagine scritto in arabo e indirizzato alla leadership di al-Qā‘ida in Asia Centrale, chiedendo una nuova leadership per il movimento somalo. Si ricorda, infatti, che nel 2012 ash-Shabaab è stata riconosciuta ufficialmente da al-Qā‘ida come sua cellula in Somalia.
Sia Godane che Afghani provengono dal Somaliland, la regione separatista nel nord-ovest della Somalia che nel 1991 ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza dalla Somalia, non ricevendo, però, il riconoscimento a livello internazionale.