Libera traduzione da: Ma’an News Agency, JAN. 20, 2016, 9:51 P.M.
Secondo una dichiarazione rilasciata dall’Esercito israeliano, i militari hanno completato l’addestramento in preparazione di un potenziale conflitto “a lungo termine su più fronti” con Siria e Libano.
Il Generale Aviv Kochavi ha detto nella dichiarazione che l’addestramento ha preparato le forze militari per “attuare piani operativi in tutti gli scenari, affrontando Ḥizb Allāh e Movimento per il Jihād Islamico in Palestina, sia in Siria sia in Libano”.
Il Generale israeliano ha aggiunto che le forze “hanno simulato con alta efficienza grandi manovre, consistente potenza di fuoco e attacco a migliaia di obiettivi in tutti gli ambiti di combattimento, comprese le aree residenziali sfruttate dal nemico”.
Da quando in Siria è scoppiato il conflitto nel 2011, una serie di razzi e colpi di mortaio – per lo più casuali – hanno colpito il Golan occupato da Israele, richiedendo risposte armate occasionali.
Israele ha evitato il coinvolgimento su larga scala nel conflitto nella vicina Siria, ma contrasta il regime di Baššar al-Asad e, come riferito, ha eseguito attacchi su trasferimenti di armi iraniane a Ḥizb Allāh attraverso la Siria.
Il mese scorso un attacco aereo israeliano nella capitale siriana Damasco ha ucciso, secondo fonti di stampa internazionali, Samīr al-Qunṭār, alto esponente di Ḥizb Allāh, assieme a diversi civili siriani.
Il giorno dopo tre razzi sono stati sparati dal Libano meridionale e sono caduti in spazi aperti del nord di Israele, che ha risposto con “fuoco di artiglieria mirato” sul Libano meridionale.
In quel frangente, funzionari della sicurezza libanesi hanno detto che i razzi lanciati su Israele sarebbero stati trasportati dai campi profughi palestinesi in Libano e lanciati dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina in “rappresaglia simbolica” per la morte di Qunṭār.