Santa Sede – Visita ufficiale del Vice Presidente del Consiglio dei Muftī di Russia alla Pontificia Università “S. Tommaso d’Aquino”

Libera traduzione da: Russia Mufties Council, 26 October 2018

Damir uğlı Muhətdinov [nella foto sopra, N.d.T.], Primo Vice Presidente del Consiglio dei Muftī di Russia, Rettore dell’Istituto Islamico di Mosca, Presidente del Consiglio Religioso dei Musulmani [e Imām-Muḥtasib, N.d.T.] di S. Pietroburgo e della regione di Leningrado, si è recato in visita ufficiale a Roma, Italia, dove ha incontrato Stip Djuric, decano della Facoltà di Teologia della Pontificia Università “S. Tommaso d’Aquino” [l’Angelicum, N.d.T.].

Il chiostro della Pontificia Università “S. Tommaso d’Aquino”

All’incontro hanno partecipato [il Rabbino, N.d.T.] Jack Bemporad, Direttore del Centro per la Comprensione Interreligiosa, con sede negli Stati Uniti, e Ṣāliḥ Kadeev, Imām di S. Pietroburgo.

Da notare che l’Imām Ṣāliḥ Kadeev aveva frequentato uno stage di un anno in Italia nell’ambito del programma sul dialogo interreligioso. Laureato all’Istituto Islamico di Mosca, Ṣāliḥ Kadeev studia presso la Facoltà di Studi Orientali dell’Università di S. Pietroburgo, seguendo il programma statale per specialisti con una profonda conoscenza della storia e della cultura islamica.

Nel corso dell’incontro, Damir uğlı Muhətdinov ha portato il saluto del Grand Muftī Shaykh Rawil uğlı Ğəynetdinev [nella foto sopra, N.d.T.], Presidente del Consiglio dei Muftī di Russia, e ha parlato delle attività messe in atto dal Consiglio nel campo del dialogo interreligioso.

“I Musulmani russi stanno cercando di dare il loro contributo allo sviluppo del dialogo interreligioso, dimostrato dalla storia dell’Islam nel nostro Paese. E il fatto che un Imām russo, laureato presso un’università islamica, frequenti uno stage in un’università cattolica, significa molto. È bello sapere che questo dialogo si stia sviluppando; possa Dio permetterci di vivere in pace e prosperità”.

Il professor Bemporad ha dichiarato di essere aperto a un’ulteriore cooperazione nel campo del dialogo interreligioso. Ha espresso la speranza che gli Imām laureati presso università islamiche continuino a venire a studiare a Roma.