Elaborazione da fonte: World Bulletin, Wednesday 20 March 2013, 11:53
Il Governo della RPC ha recentemente emesso un provvedimento che ha obbligato le moschee della minoranza uyghura ad esporre le bandiere cinesi, le quali devono essere protette da Imam legati al Partito Comunista Cinese.
Secondo le dichiarazioni di testimoni oculari, all’inizio di marzo persone non identificate nel villaggio Colpan Yiza della città Yenihisar hanno bruciato una bandiera cinese esposta dalla moschea del quartiere. Le forze di occupazione cinesi hanno bloccato le vie di accesso al villaggio e interrogato tutti i residenti. Circa 50 persone sono state arrestate, tra cui l’imam della moschea.
Nei giorni scorsi l’amministrazione ha inoltre approvato una decisione che vieta ai giovani sotto i 18 anni, alle donne e agli uyghuri musulmani membri del Partito Comunista o funzionari statali di frequentare le moschee. In Cina era già vigente il divieto per uomini con la barba e donne velate di entrare negli ospedali, negli uffici governativi e negli spazi pubblici. Inoltre la Cina ha posto nuove restrizioni e condizioni per coloro che desiderano andare alla Mecca in pellegrinaggio.