di Sune Engel Rasmussen*
Libera traduzione da: The Wall Street Journal, Feb 25, 2022 at 5:38 am ET
Secondo i media statali iraniani, il Presidente iraniano Ebrāhīm Raisi, in una telefonata con il Presidente russo Putin giovedì sera, è sembrato sostenere l’invasione russa dell’Ucraina, definendo l’espansione verso est della NATO “una fonte di tensione”.
Secondo l’agenzia semi-ufficiale Mehr News, Raisi ha detto a Putin: “La continua espansione della NATO è una seria minaccia contro la stabilità e la sicurezza dei Paesi indipendenti in varie regioni del mondo”.
Russia e Iran sono partner militari occasionali e hanno combattuto insieme per difendere il regime del Presidente Baššar al-Asad in Siria. Negli ultimi anni hanno approfondito i legami diplomatici e la telefonata tra i due Presidenti si è concentrata anche sui negoziati in corso tra le potenze mondiali a Vienna per rilanciare l’accordo nucleare iraniano del 2015, di cui anche Mosca è parte.
Nel frattempo, Ali Shamkhani, l’alto funzionario iraniano della sicurezza che guida il Supremo Consiglio per la Sicurezza Nazionale del Paese, ha affermato che un crollo dei mercati finanziari e un forte aumento dei prezzi dell’energia dovuto agli eventi in Ucraina “faranno gravi danni agli interessi occidentali”.
“La crisi ucraina può essere una lezione istruttiva”, ha affermato Shamkhani su Twitter, pubblicando in Persiano, Inglese, Russo ed Ebraico.
L’Iran è un importante produttore di petrolio, ma negli ultimi anni ha visto le sue entrate petrolifere ridotte drasticamente dalle sanzioni americane.
* Sune Engel Rasmussen è corrispondente da Beirut per The Wall Street Journal e si occupa di Iran e conflitti regionali. In precedenza ha trascorso tre anni in Afghanistan scrivendo per The Guardian.