di Conor Gaffey
Libera traduzione da: Newsweek, 2/22/16, AT 2:36 PM
Faustin Archange Touadéra (nella foto a lato), ex professore di matematica e outsider nelle elezioni presidenziali della Repubblica Centrafricana, ha vinto il ballottaggio per guidare il Paese devastato dalla guerra.
Secondo la Reuters, l’Autorità Nazionale delle Elezioni ha annunciato sabato scorso che l’ex Primo Ministro Touadéra, 58 anni, ha conquistato il 62,71 % dei voti il 14 febbraio scorso, sconfiggendo un altro ex Premier, Anicet-Georges Dologuélé, che ha ricevuto il 37,29 %. I due si sono affrontati dopo che nessuno dei concorrenti aveva conquistato la maggioranza assoluta al primo turno di votazione tenuto a dicembre 2015.
Il voto di dicembre era visto come un punto di riferimento per la Repubblica Centrafricana, che è stata afflitta da violenze settarie da marzo 2013, quando l’ex Presidente François Bozizé è stato rovesciato da un’alleanza ribelle a maggioranza musulmana conosciuta come Séléka. In risposta, si sono formante milizie in gran parte cristiane conosciute come anti-Balaka e le milizie rivali sono stati impegnate in violenza e uccisioni per ritorsione. Secondo Human Rights Watch, almeno 100 persone sono state uccise nella capitale Bangui tra settembre e novembre, mentre più di 460.000 cittadini della Repubblica Centrafricana hanno cercato rifugio nei Paesi limitrofi.
Secondo l’Autorità delle Elezioni, l’affluenza al voto di ballottaggio è stata di circa il 61 % e il risultato dovrà essere certificato entro otto giorni dalla Corte Costituzionale. La stessa Corte, dopo aver ricevuto oltre 400 reclami su questioni quali le schede nulle, ha ordinato a gennaio che le elezioni legislative di dicembre 2015 siano rifatte. Comunque, secondo la Reuters, i risultati sulle presidenziali sembrano destinati a essere verificati, dopo che Dologuélé (a sinistra nella foto in basso), nonostante abbia lamentato “frode massiccia” nel secondo turno di votazione, ha detto che avrebbe accettato il mandato di Touadéra “per amor di pace”.
Touadéra, che è stato Primo Ministro tra il 2008 e il 2013 sotto il mandato di Bozizé, ha partecipato alle elezioni con una lista indipendente. Durante la sua premiership, Touadéra aveva mantenuto l’insegnamento presso l’Università di Bangui e aveva garantito il pagamento puntuale ai dipendenti pubblici, mentre nel 2008 aveva anche negoziato diversi accordi di pace tra governo, opposizione e i gruppi ribelli.
[Il nuovo Presidente] deve affrontare una difficile sfida nella costruzione di un governo stabile nella Repubblica Centrafricana, la quale è stata guidata dal Presidente ad interim Catherine Samba-Panza da gennaio 2014. La Repubblica Centrafricana è il terzo Paese più povero del mondo in termini di PIL e si è classificato 187° su 188 Stati nell’Indice di Sviluppo Umano dell’ONU nel 2015, davanti solo al Niger in termini di qualità delle condizioni di vita di cui gode la maggioranza dei cittadini.
Il Paese si è affidato a più di 10.000 caschi blu dell’ONU per la sua stabilità da quando l’operazione di mantenimento della pace è stata istituita nel marzo 2014. Tuttavia, caschi blu delle Nazioni Unite e forze internazionali di stanza nella Repubblica Centrafricana sono stati coinvolti in una sfilza di accuse di abusi sessuali su minori, con alcuni, come riferito, che hanno pagato appena 50 centesimi in cambio di un rapporto sessuale in un campo di sfollati interni a Bangui.