Elaborazione da fonti: Haaretz, Jun.06, 2013 | 8:12 PM; e Hurriyet Daily News, June/07/2013
Il nuovo Primo Ministro palestinese Rāmī Ḥamdallāh (nella foto) e il suo governo di Cisgiordania hanno prestato giuramento giovedì: una delle principali sfide sarà raggiungere un accordo di condivisione del potere con il movimento islamico Ḥamās, che domina Gaza. Ḥamās, infatti, ritiene illegale la nomina del nuovo Primo Ministro, continua a riconoscere in questo ruolo Ismā’īl Haniyeh e ha detto che invece ‘Abbās avrebbe dovuto concentrarsi sulla fine della divisione interna palestinese.
Ḥamdallāh, politico indipendente e professore di Linguistica, era stato nominato domenica scorsa dal Presidente Maḥmud ‘Abbās per sostituire Salām Fayyāḍ, che si era dimesso nel mese di aprile, pur rimanendo in carica fino all’insediamento di un successore. Le dimissioni di Fayyāḍ erano state provocate dalla crisi economica, a sua volta causata dai tagli dei fondi dei Paesi occidentali e dal congelamento temporaneo dei trasferimenti di denaro da Israele, imposto per ritorsione verso le azioni unilaterali palestinesi sulla sovranità.
La maggior parte dei membri del governo Fayyāḍ è rimasta in carica, parte di quello che le autorità hanno descritto come amministrazione provvisoria fino a quando non sarà formato un governo di unità con Ḥamās. Lo stesso Ḥamdallāh aveva sottolineato preventivamente che la sua amministrazione governerà solo per “un periodo transitorio” fino alla formazione di un governo di unità.
“Questo è il mio governo e avete tutta la mia fiducia e protezione” ha detto ‘Abbās ai nuovi membri del governo. “Questo governo lavorerà con impegno nel tempo a sua disposizione, che si tratti di settimane, mesi o altro”. Dopo il giuramento del nuovo governo, il Presidente ha chiesto la riconciliazione nazionale con Ḥamās. “Questo doveva essere un governo di unità nazionale, ma non ci siamo riusciti” ha detto ‘Abbās alla prima riunione del governo.
I leaders della corrente principale del movimento al-Fataḥ e esponenti di Ḥamās avevano concordato a maggio scorso di lavorare per la formazione di un governo di unità da varare nel mese di agosto; ma le differenze politiche, tra cui la gestione del lungo conflitto con Israele, hanno ritardato qualsiasi ipotesi di gestione congiunta. Ḥamās, vincitore delle elezioni parlamentari palestinesi del 2006, ha tolto a Fataḥ il controllo della Striscia di Gaza durante la breve guerra civile nel 2007 e rifiuta qualsiasi riconoscimento di Israele. Il Presidente ‘Abbās, con l’incoraggiamento degli Stati Uniti, si è impegnato a rilanciare i colloqui di pace, i quali si sono interrotti nel 2010 per una disputa sugli insediamenti ebraici in Palestina. Israele ha invitato Abū Mazen a tornare senza precondizioni ai colloqui sulla pace e sullo Stato palestinese.
Si prevede che Ḥamdallāh si concentrerà su un programma di politica interna, in particolare sull’economia. Avrà due vice, il professore di Scienze Politiche Ziyād Abū ʿAmr, e Moḥammed Muṣṭafā, che dirige il Fondo d’Investimento Palestinese.