Libera traduzione da: Al Jazeera, 15 Sept 2020
I mediatori dell’Africa Occidentale non sono riusciti a convincere i leader del colpo di stato militare in Mali a consegnare immediatamente il potere a un governo civile.
Leader [8 secondo il comunicato ufficiale, vedi https://www.ecowas.int/wp-content/uploads/2020/09/Eng_Communique-Reunion-Chefs-dEtat-avec-CNSP_15-Sept-2020.pdf, N.d.T.] dei 15 membri della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), nell’ultimo tentativo da parte del blocco di accelerare la transizione dalla leadership militare, hanno incontrato martedì i capi del governo militare [Comitato Nazionale per la Salvezza del Popolo, N.d.T.] che il 18 agosto scorso ha rovesciato il Presidente Ibrahim Boubacar Keïta.
L’ECOWAS ha imposto sanzioni economiche dopo il colpo di stato e aveva detto che un nuovo presidente avrebbe dovuto essere nominato entro martedì.
Ma queste azioni e i molteplici interventi diplomatici sembrano aver avuto scarso effetto, rafforzando le difficoltà che le potenze regionali devono affrontare nel determinare gli eventi all’interno del turbolento Paese.
“Non abbiamo raggiunto alcun accordo con la giunta militare”, ha detto dopo i colloqui il Presidente del Ghana Nana Akufo-Addo come Presidente dell’ECOWAS.
Ha detto che una missione di mediazione tornerà in Mali la prossima settimana per cercare di risolvere le questioni in sospeso.
“Abbiamo bisogno di una leadership civile della transizione e abbiamo anche chiarito che nel momento in cui la leadership sarà in carica … le sanzioni … saranno revocate”, ha detto.
I leader regionali temono che il colpo di stato possa costituire un pericoloso precedente in Africa Occidentale e minare la lotta in Mali e nei Paesi vicini della regione del Sahel contro combattenti armati legati ad al-Qāʿida e ISIL (ISIS).
Sabato scorso i governanti militari hanno approvato un documento secondo cui il Presidente ad interim può essere un militare o un civile e non indicava ancora quando sarebbe stato nominato il nuovo governo.
I leader dell’Africa Occidentale non hanno detto quali saranno le conseguenze per il mancato rispetto della scadenza. Le sanzioni includono la chiusura delle frontiere e la sospensione dei flussi finanziari, sebbene siano state allentati in modo da non colpire i civili.
I leader hanno detto che sarebbero disposti a consentire a un governo di transizione di restare in carica per 18 mesi, più a lungo dell’anno originariamente richiesto, ha detto Akufo-Addo.