Elaborazione da fonte: OnIslam & Newspapers, Friday, 05 April 2013, 00:00
I leaders musulmani ugandesi hanno accusato il governo di voler colpire elementi della minoranza religiosa con arresti arbitrari, detenzioni illegali, torture, vessazioni e intimidazioni, fino ad accusare la stessa comunità musulmana, adducendo il generico pretesto di combattere il terrorismo. I Musulmani ugandesi sono circa il 14% della popolazione su un totale di 32 milioni di persone, in un Paese prevalentemente cristiano
“L’Uganda Muslim Youth Association (UMYA) è seriamente preoccupata in merito alla questione” ha dichiarato oggi al quotidiano New Vision l’Imām Iddih Kasozi, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione, il quale, durante una conferenza-stampa a Kampala, ha chiesto il rilascio dei Musulmani recentemente arrestati con accuse di terrorismo. Ha aggiunto che il governo sta usando la polizia e l’intelligence militare contro l’Islam e ha citato la recente chiusura di madāris islamiche, con conseguenti minacce agli A’immah. Naturalmente, le accuse sono state respinte dal Dipartimento di Polizia.
“Stiamo prendendo nota di tutti i responsabili di queste azioni e al momento opportuno non esiteremo a mobilitare pubblicamente la comunità musulmana a difesa dei propri diritti o a intraprendere un’azione legale contro di loro a titolo personale”, ha aggiunto l’Imām Kasozi.