Membri del Consiglio Presidenziale potrebbero essere arrivati a Tripoli
Elaborazione da fonti: NDTV, March 25, 2016, 21:17 IST; Libya Herald, 25 March 2016
Oggi Khalīfa Muḥammad al-Ġuwail (nella foto sopra), Primo Ministro ad interim del Governo di Salvezza Nazionale insediato a Tripoli, ha dichiarato lo “stato di massima emergenza”, dopo che l’autorità di presunta unità nazionale sostenuta dalle Nazioni Unite (il Consiglio Presidenziale, che il Congresso Generale Nazionale rifiuta) ha detto che i suoi membri si sarebbero recati a Tripoli per iniziare i lavori.
Notizie non confermate affermano che quattro membri del Consiglio Presidenziale sono arrivati a Tripoli per preparare l’arrivo del Primo Ministro designato Fāyiz Muṣṭafā as-Sarraj e del resto del Consiglio. I quattro sono Aḥmad ʿUmar Aḥmad Muʿaitīq, Fathi al-Majburi e ʿAbd es-Salām Saad Ḥusayn Kajman, tutti Vice Primi Ministri designati, e Moḥamed Ammari Moḥamed Zayed, Ministro senza portafoglio per gli Affari Specializzati del Consiglio. Funzionari che lavorano per il Consiglio hanno rifiutato di confermare o negare i rapporti.
Voci che Muʿaitīq, Ammari e Kajman sarebbero andati a Tripoli prima del resto del Consiglio sono circolate per giorni. Questa sera si dice che loro e Majburi siano andati direttamente a Palm City, il complesso residenziale nella periferia ovest della città che si prevede funga da sede della Presidenza.
Anche se funzionari del Consiglio Presidenziale si sono rifiutati di commentare le notizie, un funzionario oggi vicino a Muʿaitīq ha detto che Sarraj potrebbe giungere a Tripoli “entro tre giorni”. Il Consiglio Presidenziale con sede in Tunisia e guidato da Sarraj ha detto questa settimana che il governo di unità nazionale avrebbe avviato i lavori a Tripoli “entro i prossimi giorni”. Il Consiglio all’inizio di questo mese aveva detto che il governo di unità nazionale sarebbe entrato in carica sulla base di una petizione firmata da una stretta maggioranza di legislatori eletti in Libia.
Nel comunicato emesso intorno alla mezzanotte (ora locale), Ġuwail ha ordinato ai suoi Ministri della Difesa e dell’Interno, unitamente al Capo dell’intelligence e ai leader delle “brigate rivoluzionarie”, di “adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per preservare la stabilità del Paese, incrementando pattugliamento e controlli di sicurezza”, annuncia un comunicato sul sito web della sua Amministrazione. Ma, secondo un fotografo AFP, venerdì mattina le strade erano tranquille, con auto della polizia dispiegate nelle loro consuete posizioni in tutta la città e nessun segno di misure di sicurezza addizionali.
La Libia ha due Amministrazioni rivali dalla metà del 2014 ed è discesa nel caos dall’estromissione del dittatore di lungo corso Mu‘ammar Gheddafi nel 2011, consentendo a jihādisti (tra cui lo Stato Islamico) di guadagnare terreno nel Paese.
Le Nazioni Unite hanno spinto le due parti a cedere il potere a un governo unitario, nel quadro di un accordo di condivisione del potere annunciato a dicembre, ma entrambe hanno respinto la nuova autorità guidata dal Primo Ministro designato Fāyiz as-Sarraj.
Mercoledì all’inviato speciale dell’ONU Martin Kobler è stato impedito di recarsi a Tripoli per lavorare su come insediare l’Amministrazione di coalizione.
