Elaborazione da fonte: The Levant News, Nov 11, 2015
Ieri l’Iran ha ribadito il suo sostegno all’elezione di un nuovo Presidente in Libano, mentre la speranza si è affievolita dopo 18 mesi di vuoto di potere.
Hossein Amir-Abdollahian, Vice Ministro degli Esteri iraniano per gli Affari Arabi ed Africani, dopo aver incontrato Nabīh Barrī, Presidente del Parlamento libanese e capo politico del movimento sciita Ḥarakat ʾAmal (Movimento della Speranza), ha detto ai giornalisti “Sosteniamo con forza il proseguimento del processo politico e l’elezione di un Presidente”.
Le sue osservazioni sono venute poco dopo che Barrī aveva rinviato il voto presidenziale per la 31a volta per mancanza del quorum.
L’emittente televisiva pan-Araba al-Mayādīn (le Piazze) ha citato Abdollahian, che ha detto che l’Iran deve ancora decidere se prendere parte sabato al secondo turno dei colloqui sulla Siria a Vienna e che la sua partecipazione dipende dalle “risposte di Washington ad alcune azioni unilaterali adottate da alcuni [che partecipano ai colloqui] senza consultare gli altri”.
La scorsa settimana un funzionario iraniano ha detto che la Repubblica Islamica avrebbe partecipato ai colloqui.