Era stato eletto per la prima volta nel 1991
Libera traduzione da: Bill Chappell & Dariya Tsyrenzhapova, in WUTC, March 19, 2019 1:31 pm
Il Presidente kazakho Nursultan Nazarbaev [foto sopra, N.d.T.] ha detto che si dimetterà dalla carica che ha ricoperto per quasi 30 anni, annunciando improvvisamente la fine di un’era iniziata nel 1990. Ma, in un discorso che oggi è andato in onda sulla TV nazionale, Nazarbaev, 78 anni, ha anche affermato che manterrà diversi posti chiave.
Nell’ex blocco sovietico, che comprendeva 15 Paesi, Nazarbaev è l’unico leader di lunga data a mantenere il potere da trent’anni. Il Presidente dell’Uzbekistan Islam Karimov è morto nel 2016 dopo un mandato presidenziale durato 26 anni.
Nonostante rinunci alla Presidenza, Nazarbaev manterrà il controllo del partito di governo Nur Otan [Radiosa Madrepatria, secolarista e internazionalista, N.d.T.]. Rimarrà anche membro di potenti enti governativi.
“In conformità con le nostre leggi, mi viene conferito lo status di Primo Presidente – il leader della Nazione (El Basy in Kazakho), rimarrò Presidente del Comitato per la Sicurezza Nazionale, che ha seri poteri per determinare la politica interna ed estera del Paese in linea con le leggi”, ha detto Nazarbaev secondo una traduzione dell’agenzia russa Tass.
“Nel luglio 2018 lo status del Comitato per la Sicurezza è stato cambiato da consultivo a costituzionale, aumentando la sua autorità, e Nazarbaev ne è diventato Presidente a vita”, riferisce Radio Free Europe.
A fine gennaio Nazarbaev ha chiesto al Consiglio Costituzionale del Kazakhstan di chiarire la sezione 3 dell’articolo 42 della Costituzione, che traccia un percorso per le sue precoci dimissioni.
Il 21 febbraio Nazarbaev ha destituito l’intero governo e lo ha ricomposto, tra crescenti critiche da parte di funzionari statali che si sono dimostrati incapaci di “ascoltare, ascoltare i problemi della gente”, secondo Eurasianet. “Nessun lavoro sistematico è stato fatto, i redditi reali della popolazione non sono aumentati, la spesa alimentare come quota del bilancio familiare sta crescendo”, aveva detto Nazarbaev nell’occasione.
Nazarbaev è stata una forza dominante nel Kazakhstan ricco di petrolio. È anche stato spesso accusato di abusare dei diritti umani e di usare metodi autocratici per mantenere il controllo, di accumulare potere e influenzare le elezioni.
E poi c’è il culto della personalità che Nazarbaev ha sviluppato nell’ex Repubblica sovietica dell’Asia Centrale. In Kazakhstan è festa sia per il compleanno del Presidente sia per l’anniversario della sua prima elezione, per esempio. E nel 2006 Nazarbaev ha cambiato il testo dell’inno nazionale del suo Paese.
Nel 2017 una delle strade principali dell’ex capitale kazakha, la città di Almaty, è stata ribattezzata con il suo nome.
Nazarbaev è l’unico Presidente che il Kazakhstan abbia mai conosciuto. La sua prima autorità ricoperta risale agli anni ’80 come funzionario del Partito Comunista [e poi Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista Kazakho dal 1989, N.d.T.] sotto il regime sovietico, che lo nominò Presidente poco prima del crollo dell’Unione Sovietica. Nel 1991 la sua Presidenza fu confermata da un’elezione in cui ricevette quasi il 100% dei voti.
Da quando ha assunto il potere, Nazarbaev ha costantemente vinto cinque nuovi mandati, con risultati fuori norma: in ciascuna delle sue ultime due elezioni, l’uomo sempre al potere ha conquistato più del 95% dei voti. Durante il suo mandato il Kazakhstan ha progressivamente cambiato i termini in carica per la Presidenza. Una volta i termini erano sette anni; sono cambiati nel 2007, quando sono stati ridotti a cinque.
Nazarbaev ha vinto la sua ultima elezione nel 2015 – un voto che è stato anticipato di un anno, con un gesto che è stato un segno distintivo di decenni di Presidenza.