Libera traduzione da: Middle East Online, 2016-03-12
Oggi il religioso iraqeno Muqtadā aṣ-Ṣadr (nella foto a lato) ha esortato i suoi seguaci a intensificare le manifestazioni per la riforma attraverso l’allestimento di tende di fronte alla “Zona Verde” di Baġdād e ad accamparsi fuori fino a quando le loro richieste non saranno accolte.
Il religioso sciita ha detto in una dichiarazione che il sit-in per chiedere il rimpasto di un governo percepito come corrotto e inefficace comincerà il prossimo venerdì 18 marzo.
“Lancio un appello storico ad ogni onesto riformista iracheno a sollevarsi ed iniziare una nuova fase nelle pacifiche proteste popolari”, dice la nota.
Ṣadr ha esortato i manifestanti a rimanere lì per i restanti 10 giorni rispetto ad un ultimatum dato al governo il mese scorso.
“Preparatevi e organizzatevi per allestire tende per sit-in. Questo è il vostro momento per sradicare corruzione e corrotti”, ha detto.
Un mese fa Ṣadr ha dato al Primo Ministro Ḥaidar al-ʿAbādī un termine di 45 giorni per presentare i nomi dei tecnocrati per un nuovo governo.
ʿAbādī ha spinto per un governo di tecnocrati, nel tentativo di rilanciare gli impegni per la riforma che prese l’anno scorso, ma che sono rimasti in gran parte lettera morta.
Nonostante alcuni dei ministri considerati come più corrotti provengano dal suo stesso movimento politico, Ṣadr ha tentato, con un certo successo, di guidare la propria nuova riforma.
I Ṣadristi hanno tenuto una serie di massicce manifestazioni nel centro di Baġdād, con migliaia che hanno partecipato venerdì alla più recente protesta per insistere sulle loro richieste.
La presenza una settimana fa di sostenitori armati di Ṣadr fuori della “Zona Verde” – dove si trovano l’ufficio di ʿAbādī, il Parlamento e l’Ambasciata degli Stati Uniti – ha suscitato forti preoccupazioni per la sicurezza.
Nella protesta cui ha assistito a Baġdād due settimane fa, Ṣadr aveva minacciato che i suoi sostenitori potessero assaltare la “Zona Verde” se le loro richieste non fossero state soddisfatte.
Le manifestazioni di Ṣadr hanno visto migliaia di sostenitori del religioso basato a Najaf e membri della sua milizia “Brigate della Pace” [Sarāyā as-Salām, in effetti meglio traducibile come “Compagnie della Pace”, N.d.T.] (a lato il loro logo) sono stati spostati lì dal sud dell’Iraq.
Hanno soffocato quello che era rimasto di un movimento di protesta laico che aveva dimostrato anche contro la corruzione, ma che era stato lanciato lo scorso anno per la mancanza di servizi basilari come l’acqua e l’elettricità.