Elaborazione da fonte: Press TV, Sun Apr 21, 2013, 8:57 AM GMT
Il Presidente egiziano Moḥamed Morsi ha detto che la politica estera del Cairo è guidata dai suoi interessi nazionali, aggiungendo che le relazioni con la Repubblica Islamica dell’Iran non è a scapito di altri Paesi.
“L’Iran è uno dei Paesi islamici al mondo e quando l’Egitto ha legami con l’Iran, questi rapporti non sono contro nessun altro Paese” ha detto ieri in un’intervista ad Al Jazeera. Nella sua intervista, il presidente egiziano ha evidenziato il ruolo dell’Iran nella soluzione della crisi in corso in Siria.
L’Iran aveva interrotto i suoi legami diplomatici con l’Egitto dopo la Rivoluzione Islamica del 1979, perché l’Egitto aveva firmato gli Accordi di Camp David con il regime israeliano e aveva offerto asilo al deposto Shāh Moḥammad Rezā Pahlavi. Le relazioni bilaterali, tuttavia, sono mutate dopo la rivoluzione egiziana del 2011, che ha portato alla cacciata del dittatore del Paese Muḥammad Hosnī Mubārak.
Il Presidente iraniano Mahmūd Ahmadinejad ha visitato l’Egitto nello scorso mese di febbraio per partecipare al 12° vertice dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) come il primo capo di Stato iraniano a visitare l’Egitto in 34 anni. Lo scorso agosto Morsi ha visitato l’Iran per partecipare ad un vertice del Movimento dei Non Allineati (NAM). E ‘stata la prima visita di un presidente egiziano in Iran in più di tre decenni. Nel corso di una riunione dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica, tenutosi nel mese di agosto 2012, Morsi ha presentato l’iniziativa di formare un gruppo di contatto sulla Siria, che comprende l’Iran, l’Egitto, la Turchia e l’Arabia Saudita, al fine di contribuire a porre fine allo spargimento di sangue in Siria.