Elaborazione da fonte: El Moudjahid, 30-12-2014 | 21:39
Ieri il Tribunale penale di Algeri ha condannato in contumacia a 20 anni di carcere duro Mokhtar Belmokhtar (nella foto), attivo nel sud dell’Algeria, già Emiro della kātibā el-moulatamin (Battaglione degli uomini mascherati) e dal 2013 leader del gruppo al-Murābiṭūn (le Sentinelle).
Messaoud Abdelkader Mokhtar Belmokhtar, alias Belaouer (il guercio), viene processato con l’accusa di “appartenenza a un gruppo terroristico attivo all’interno del Paese e all’estero” e “la creazione di un sito web per il reclutamento di giovani in gruppi terroristi”. Ad aprile del 2013, assieme ad altri cinque commilitoni, era stato condannato a morte in contumacia dal Tribunale militare di Algeri per aver aderito ad un gruppo terrorista e per attentato alla sicurezza dello Stato (vedi https://www.islamicworld.it/wp/algeria-mokhtar-belmokhtar-ed-altri-cinque-commilitoni-condannati-alla-pena-di-morte-dal-tribunale-criminale-di-algeri/)
La Presidente del Tribunale penale Meriem Djebari, contraddittoriamente, ha condannato a 8 anni di carcere duro il secondo imputato, Islām Belaïd (23 anni), sotto processo per le stesse accuse. Secondo l’ordinanza di rinvio a giudizio, i fatti risalgono al 2010, quando l’imputato Islām Belaïd, studente universitario con competenze informatiche, è venuto in contatto tramite un sito web con persone in collegamento con gruppi terroristici attivi in diversi Paesi. È stato accusato per la diffusione di documenti e registrazioni audio che esaltano gli atti terroristici. Belaïd ha ammesso durante l’inchiesta di avere avuto contatti con il gruppo Boko Haram, attivo in Nigeria.