Elaborazione da fonte: Laurent Touchard pour Jeune Afrique, 09/04/2013 à 14h:20
Djamel Okacha, già numero uno nel Sahara di Tanzim al-Qāʿida fī Bilād al-Maghrib al-Islāmi (Organizzazione di al-Qāʿida nel Paese del Maghreb Islamico), ha acquisito la successione ad Abelhamid Abū Zeid, ucciso nel febbraio scorso nel nord del Mali, alla testa della kātibā Tarek ibn Ziyad. Okacha è ritenuto molto vicino al Abdelmalek Droukdel, 3° Emir del Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento.
Algerino nato zoppo il 9 maggio 1978 vicino a Reghaïa, ad est di Algeri, Okacha era a fianco di Droukdel nel 1998 alla fondazione del Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento. Arrestato lo stesso anno, era stato liberato nel 2000, dopo 18 mesi di carcere.
Dopo avere operato nell’Algeria nord-orientale, Yaḥyā Abū al-Hammam (il suo nome di guerra) si era spostato a sud nel 2003. Posto agli ordini di Mokhtar Belmokhtar, Comandante della Zona Sahara-Sahel, aveva mantenuto buoni rapporti anche con Abū Zeid e ad aprile 2012 è proprio al fianco di Belmokhtar che era entrato a Tinbuktu, nel nord del Mali, all’atto della proclamazione di indipendenza dell’Azawad, ricevendo la nomina a Governatore della città.
Il 3 ottobre 2012 Droukdel gli aveva affidato l’Emirato del Sahara, in sostituzione di Nabil Makhloufi, rimasto ucciso in un incidente d’auto il 9 settembre scorso.