Tatar ricevuto in Turchia dal Presidente Recep Tayyip Erdoğan e dal Ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu
Elaborazione da fonti: Presidency of the Republic of Turkey, 26.10.2020; Republic of Turkey Ministry of Foreign Affairs, 27 October 2020; Muhammet Ikbal Arslan and Serife Cetin, in Anadolu Agency, 25.10.2020
Ersin Tatar (foto sopra), nuovo Presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord (RTCN), è stato ricevuto lunedì scorso ad Ankara dal Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan con una cerimonia ufficiale presso il Complesso Presidenziale (foto sotto). Dopo l’esecuzione della Marcia dell’Indipendenza, inno nazionale turco, e prima della reciproca presentazione delle delegazioni, il Presidente Tatar ha ispezionato la guardia d’onore.
Tatar, che ha prestato giuramento venerdì 23 ottobre, ha effettuato in Turchia la sua prima visita all’estero dopo la sua elezione a Presidente. Lo aveva anticipato nella sua prima intervista da Presidente a Anadolu Agency presso la Presidenza della RTCN, aggiungendo: “Attribuisco grande importanza a questo. Credo che questo incontro darà al mondo il messaggio, «Riconosciamo e diamo importanza alla RTCN e al suo Presidente neo-eletto» … Quando i Turco-ciprioti erano soli, la Repubblica di Turchia è stata con loro”. Ha detto che lavorare in armonia con la Turchia ha reso forte la RTCN e che i due Paesi definiranno una politica reciproca nel processo di negoziazione per Cipro. Se la RTCN non è riconosciuta diplomaticamente, è perché l’ONU sta bloccando il riconoscimento, ha detto, sottolineando di essere in contatto con le autorità per ottenerlo. Ha aggiunto: “È contro i diritti umani non avere ancora voli diretti”. Ha sottolineato che la soluzione dei due Stati non può essere negata e che nessuno permetterà che questa struttura venga modificata. “La Repubblica di Turchia è la nostra Patria. Abbiamo potuto vedere questi giorni sotto la sua garanzia … Ci sono due nazioni separate, due Stati separati a Cipro. Continuiamo a dirlo a tutto il mondo”, ha detto, notando che studenti provenienti da più di 100 Paesi stanno studiando nella RTCN.
Anche il Ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ha avuto un incontro con il Presidente Tatar (foto sotto). Il Ministro ha sottolineato l’impegno in stretto coordinamento per la difesa della causa nazionale e dei diritti dei Turco-ciprioti. Da parte sua, Tatar ha promesso di lavorare per portare le due parti dell’isola al tavolo di negoziati basati su equità sovrana. Sottolineando l’importanza delle sue relazioni con la Turchia, ha detto che lavorerà anche per rafforzare i legami tra i governi e i popoli dei due Paesi.
Tatar ha affermato che, dopo la scoperta degli idrocarburi, attori internazionali hanno cercato di posizionarsi nella regione, nonostante non vi avessero legami. Ha detto che questi Paesi sono complici di trame con la Grecia e l’Amministrazione greco-cipriota. Cipro è una causa comune, ha aggiunto, e la questione del Mediterraneo orientale fa parte di questa causa. Ha sottolineato che la parte greca non ha condiviso le risorse di idrocarburi con la parte turca, non ha tentato di negoziare e ha anche risposto negativamente alle proposte della RTCN. “Si tratta di illegalità, ha sottolineato. “In conformità con il diritto internazionale, gli accordi stipulati dalla parte greca richiedono l’approvazione dei Turco-ciprioti”. Ha anche detto che Grecia e Greco-ciprioti sono membri dell’Unione Europea e per questo motivo ci vuole attenzione.
Il Presidente Tatar ha affermato che la via più sicura per la RTCN sarebbe la cooperazione con la Turchia nella ricerca e condivisione degli idrocarburi. “Dobbiamo sempre muoverci assieme alla Repubblica di Turchia, soprattutto dopo la recente scoperta della ricchezza di idrocarburi [nel Mediterraneo orientale], condividendo la consapevolezza della sua importanza per il futuro di questo Paese”. Ha poi affermato: “Ora, modelli di soluzioni alternative dovrebbero essere presentati al tavolo. Sulla base di eguaglianza sovrana, lavorerò per portare al tavolo delle trattative i due Stati che vivono fianco a fianco e la reciproca cooperazione … D’altra parte, non mi aspetto nulla”, aggiungendo che la posizione della Turchia in materia è stata di grande importanza in quanto ha ottenuto un “grande vantaggio” per entrambi i Paesi.
Constatando che la conquista di Cipro da parte dell’Impero Ottomano nel 1571 è costata 60.000 martiri, Tatar ha ricordato che l’isola rimase sotto il dominio ottomano fino al 1878 e sotto quello britannico fino al 1960, anno di fondazione della Repubblica di Cipro. In quella Costituzione, ha anche ricordato, era già scritto che sull’isola vivono due nazioni uguali. Ha aggiunto che anche se ci fosse stata una possibilità di risolvere la questione di Cipro nel 1974 [prima dell’insediamento dell’Amministrazione Autonoma Turco-cipriota], questo non è accaduto. “Perché i Greci non hanno mai visto i Turchi come uguali. Hanno detto: «Siamo più raggruppati, più forti; quindi saremo ovunque, l’intera Cipro sarà nostra»”, ha detto a Anadolu Agency, sottolineando di aver sempre difeso l’autogoverno e l’autodeterminazione della RTCN.
Ersin Tatar ha detto a Anadolu Agency che i nomi per il suo gabinetto erano pronti e di aver dato priorità all’esperienza. Ha detto che ci sarebbero stati nuovi nomi e che questi avrebbero aiutato a crescere nuove generazioni.
Tatar ha anche ribadito che non si concentrerà solo sui negoziati come i precedenti Presidenti, ma lavorerà soprattutto sull’economia, così come nelle aree sociali e sportive, affinché i Turco-ciprioti siano riconosciuti nel mondo come una nazione separata. Ha assicurato che il superamento di embarghi, isolamento e restrizioni saranno all’ordine del giorno. Constatando che ci sono molti cittadini della RTCN che vivono in Turchia e nel Regno Unito, ha affermato di voler rafforzare i loro legami e interessi con la Patria. “Ora, i Turco-ciprioti dovrebbero lottare per un nuovo futuro. È necessario rinnovamento per un futuro più sicuro e promettente”, ha detto, rimarcando che i Turco-ciprioti non dimenticheranno mai la loro “identità turca”, poiché nessun progresso può esistere senza conoscere le radici nazionali.