Nonostante la pandemia di COVID-19, l’ennesima provocazione colpisce località vicine al sobborgo di Sayyida Zaynab, che ospita il santuario sciita della figlia di ‘Alī
Elaborazione da fonti: Peoples Dispatch, April 27, 2020; Al Manar, April 27, 2020
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa araba siriana SANA, questa mattina tre civili sono stati uccisi e altri quattro, tra cui un bambino, sono rimasti feriti durante un attacco aereo israeliano. È la terza aggressione israeliana contro la Siria negli ultimi 10 giorni.
Secondo i giornali israeliani indipendenti Haaretz e The Times of Israel, nell’attacco sono state uccise sette persone.
Notevoli danni a case civili nelle città di al-Hujaira e al-Adiliya, vicine alla base aerea siriana nei pressi della capitale Damasco, sono stati causati da una scheggia missilistica israeliana. L’agenzia SANA ha detto che l’aggressione è stata lanciata dallo spazio aereo libanese, aggiungendo che la maggior parte dei missili è stata abbattuta.
L’agenzia siriana ha citato una fonte militare, affermando che alle 4:55 del mattino aerei da guerra israeliani provenienti dal Libano meridionale hanno lanciato missili verso il territorio siriano. “Le difese aeree hanno immediatamente risposto ai missili nemici e ne hanno abbattuto la maggior parte”, ha aggiunto la fonte. Secondo la stessa fonte, i missili che hanno raggiunto l’obiettivo hanno causato alcuni danni materiali, ma nessuna vittima umana.
L’esercito israeliano, che persegue la sua aggressiva politica regionale usando lo spazio aereo libanese e nonostante la pandemia di COVID-19, non ha commentato l’aggressione. La Siria ha 43 casi confermati di COVID-19, con tre decessi segnalati ad oggi.
La coalizione guidata da Binyamin Netanyahu in Israele non solo ha continuato l’offensiva nei Territori Palestinesi occupati, ma ha anche espresso l’intenzione di annettere parti della Cisgiordania. La sua offensiva contro la Siria fa parte dei piani per consolidare le fazioni dei falchi all’interno del Paese. La scorsa settimana Israele ha lanciato attacchi contro un’area vicino a Ḥamā, la città siriana sull’Oronte.
Domenica mattina il Ministro della Difesa israeliano Naftali Bennett, appartenente all’alleanza politica Yamina di orientamento ideologico sionista religioso, aveva lasciato intendere che i militari erano pronti ad agire in Siria. “Tenete le orecchie aperte. Siamo passati da una politica di blocco [dell’Iran] alla sua espulsione” dalla Siria, aveva detto Bennett alla stazione radio 103FM, come riportato dai media israeliani.
Israele afferma che le forze iraniane stanno usando il territorio siriano per attaccarlo. La Siria e l’Iran hanno negato queste accuse e hanno invece sostenuto che gli attacchi israeliani sono utilizzati per fornire copertura alle forze anti-siriane, prolungando la guerra nel Paese.
In passato funzionari israeliani hanno ammesso di aver effettuato migliaia di attacchi missilistici in Siria dal 2011, uccidendo centinaia di persone.