di Sami Zaptia
Libera traduzione da: Libya Herald, 30 December 2015
L’ultima dichiarazione di sostegno delle formazioni sociali della città di Zāwiya, giunta ieri, segue un numero crescente di dichiarazioni di appoggio a Faiez Serraj (nella foto sotto), Primo Ministro designato del Governo di di Accordo Nazionale (GNA), e sta rendendo sempre più difficile la situazione per quelli che ora sembrano essere chiaramente dissidenti di minoranza in opposizione al GNA e al suo crescente impulso a suo sostegno.
Ieri, in una conferenza stampa, il Congresso Generale Nazionale (GNC) ha annunciato il suo accordo politico alternativo, cosiddetto ”Libyan-Libyan”, giunto 12 giorni dopo che l’accordo di Skhirat mediato dall’ONU era stato firmato da una maggioranza delle entità politiche libiche (la firma dell’Accordo nella foto UNSMIL d’apertura).
Quanto annunciato della proposta del GNC ieri mancava dei dettagli e della complessità dell’Accordo Politico Libico (LPA) di Skhirat mediato dall’ONU, che è stato dibattuto nel corso di un anno.
E mancava anche la profondità e la completezza di un accordo politico dettagliato, che tenga conto della miriade di attori politici libici, tra tribù, regioni e interessi.
Inoltre, con lo sfilacciamento della coalizione del GNC sin dalla sua costituzione nell’estate del 2014, dopo l’occupazione forzata di Tripoli da parte delle milizie di Alba Libica, e con la decisione di ieri da parte del suo Governo di Salvezza Nazionale di censurare il Consiglio Municipale di Misurata, la coalizione politico-militare del GNC sembra esaurire la propria ragion d’essere.
Ieri i media libici citavano Fathi Bashagha, membro dissenziente della Camera dei Rappresentanti [il Consiglio dei Deputati insediato a Tobruk, N.d.T.] per Misurata, il quale ha detto che l’accordo di Skhirat gode di ampio sostegno tra la maggior parte dei Libici.
Nel frattempo, l’LPA mediato dall’ONU e il suo proposto GNA hanno ricevuto appoggio dalla maggior parte dei consigli municipali tranne quello di Tripoli, che si ritiene abbia negato il suo sostegno pubblico ancor più nel timore di intimidazioni delle milizie, piuttosto che di essere a favore della tesi dell’opposizione.
Il GNA ha anche ricevuto il sostegno dei membri dell’Assemblea Legislativa per l’est ad una riunione al Cairo con Faiez Serraj il 26 dicembre.
Ha inoltre ricevuto il sostegno condizionato dalle tribù orientali, dichiarato alla presenza di ʿAqīla Ṣāliḥ, dissidente e Presidente della Camera dei Rappresentanti – che è a favore di un progetto alternativo a quello dell’LPA / GNA mediato dall’ONU.
Il Consiglio della Shura dei Mujāhidīn di Derna (DMSC) ha pure annunciato il suo tacito sostegno, a condizione che qualsiasi governo sia basato sui fondamenti della Sharī’a.
Il Consiglio Supremo Berbero (ASC) ha condannato gli esiti di Skhirat per la propria esclusione dal processo e ha detto che, a causa di questa esclusione, non può né aderire né opporsi all’LPA.
Le milizie di Tripoli, sotto forma di Brigate dei Rivoluzionari di Tripoli, hanno annunciato che sono apolitiche e sosterranno un governo di unità nazionale.
Il Consiglio degli Anziani di Misurata, istituito dal GNC, a differenza del Consiglio Municipale di Misurata e della maggior parte di questa città, è uno di quegli organismi che hanno dichiarato sostegno all’iniziativa ”Libyan-Libyan”, alternativa a quella del GNA, supportata dal GNC e dalla minoranza della Camera dei Rappresentanti e favorita dai Presidenti dei due Parlamenti Nūrī Abū Sahmain (a sinistra nella foto a lato) e ʿAqīla Ṣāliḥ.
Fatto degno di nota ieri è che l’opzione alternativa del GNC è stata annunciata dal GNC a Tripoli e accreditato presso il Comitato Politico del GNC e non congiuntamente ai membri di minoranza di ʿAqīla Ṣāliḥ alla Camera dei Rappresentanti.
Inoltre, nessun annuncio aggiuntivo di appoggio o di sostegno alla proposta del GNC è giunta dalla minoranza dissidente di ʿAqīla Ṣāliḥ a Tobruk.
Ciò potrebbe suggerire che la frettolosa alleanza Nūrī Abū Sahmain-ʿAqīla Ṣāliḥ potrebbe aver raggiunto i suoi limiti, dato che era basata su fragili fondamenta.
Allo stesso modo, mentre Ḥaftar [Khalīfa Belqāsim Ḥaftar, il Generale delle Forze Armate leale al Consiglio dei Deputati di Tobruk, N.d.T.] – che traina l’LPA mediato dall’ONU e le tribù orientali (la base del sostegno politico di ʿAqīla Ṣāliḥ ad est) – si esprime in favore di Skhirat, Ṣāliḥ è stato abbandonato politicamente.
In definitiva, l’LPA e il suo GNA avranno successo o falliranno – come hanno fatto i suoi predecessori – in base alla capacità di far presa sul terreno, e su quello di Tripoli in particolare.
Se Faiez Serraj e il suo GNA saranno in grado di sistemarsi in tutta sicurezza nella capitale Tripoli e di avere aderenza nelle loro dichiarazioni alla vita di tutti i giorni, avranno una reale possibilità di successo.
In altre parole, il GNA sarà in grado, in pratica, come è prescritto nei suoi articoli, di persuadere in un modo o nell’altro le varie milizie a lasciare Tripoli e rimanere nelle caserme? Sarà in grado di convincere le milizie a resistere alla tentazione di usare la loro forza coercitiva che emana dalle canne dei loro fucili e a rimuovere i miliziani e i loro vantaggi personali?
Sarà il GNA in grado di governare effettivamente l’interno, in primo luogo Tripoli, e poi le altre grandi città? Godrà di una sorta di monopolio dell’uso legittimo della forza nella capitale abbastanza a lungo nel breve termine per stabilire e consolidare la sua legittimità?
Tutti i predecessori del GNA, i governi di Maḥmud Jibril, Abd ar-Raḥīm al-Kīb, ʿAlī Zīdān e ʿAbdullāh ath-Thani, difettavano di esecutività. A tutti è mancata la capacità di costringere i civili libici e, più importante, le milizie ad obbedire allo Stato di diritto e alle disposizioni dei legittimi legislatori e dirigenti.
In ultima analisi, quindi, il successo o il fallimento dell’LPA e del suo GNA dipenderanno dalle “disposizioni di sicurezza” messe in atto da UNSMIL [la Missione ONU di Supporto alla Libia, N.d.T.] e dal suo consigliere per la sicurezza Gen. Paolo Serra.