Ban Ki-moon: “Potrebbe servire come un contributo fondamentale alla pace e alla stabilità nella regione e oltre”. Le altre reazioni dal mondo
Elaborazione da fonte: Jessica Winch and David Lawler, in The Telegraph, 4:31PM BST 14 Jul 2015
L’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, e il Ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, Moḥammad Javad Zarif (a sinistra nella foto in alto con Kerry) hanno rilasciato una dichiarazione, in cui si dice tra l’altro:
“Sappiamo che questo accordo sarà soggetto ad attento esame. Ma quello che stiamo annunciando oggi non è solo un accordo, ma un buon accordo. E un buon accordo per tutte le parti – e la più ampia comunità internazionale. Questo accordo apre nuove possibilità e una via d’uscita per porre fine a una crisi che dura da più di 10 anni. Siamo impegnati a fare in modo che questo Piano Congiunto d’Azione Globale sia completamente attuato, contando anche sul contributo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.
Chiediamo alla comunità internazionale di sostenere l’attuazione di questo sforzo storico”.
Dopo le dichiarazioni del Presidente Obama in diretta TV, John Kerry, Segretario di Stato USA, ha tweettato da Vienna: “L’accordo è un passo che allontana lo spettro di un conflitto, in direzione di una prospettiva di pace. Questo è il buon accordo che abbiamo cercato”.
Ban Ki-moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha accolto con favore l’accordo “storico” per frenare il programma nucleare iraniano, dicendo che potrebbe contribuire a portare la pace in Medio Oriente. Ban ha lodato la “determinazione e l’impegno” dei negoziatori che hanno definito l’accordo, così come il “coraggio dei leader”, che ha approvato.
“Mi auguro – e anzi credo – che questo accordo porti ad una maggiore reciproca comprensione e cooperazione sulle numerose serie sfide alla sicurezza in Medio Oriente” ha detto Ban in una dichiarazione. “Pertanto, potrebbe servire come un contributo fondamentale alla pace e alla stabilità nella regione e oltre”.
La Guida Suprema della Rivoluzione Islamica iraniana, l’Āyatollāh ‘Alī Ḥoseyni Khāmene’i ha rilasciato un commento ufficiale sull’accordo via Twitter, lodando gli “sforzi onesti e duri” della squadra di negoziato nucleare del Paese.
Il Presidente iraniano Ḥasan Ruhani (a destra nella foto a lato con il Sultano dell’Oman) ha promesso che l’Iran “non cercherà mai un’arma nucleare, con o senza l’attuazione” dell’accordo concordato con le potenze mondiali a Vienna. Ruhani in diretta alla TV di stato ha detto che tali armi sono “contro la nostra religione” e contraddicono un decreto della Guida Suprema Āyatollāh ‘Alī Khāmene’i che impedisce il perseguimento di una bomba atomica.
L’ufficio di Ḥasan Ruhani ha rilasciato questi tweet: “Sono lieto di annunciare che dopo 23 mesi di trattative questa amministrazione è riuscita a raggiungere un nuovo punto, un nuovo capitolo nella storia… Non ci aspettavamo che l’accordo arrivasse facilmente. Negoziati approfonditi alla luce del rispetto reciproco e una mentalità “win-win” sono stati assolutamente cruciali… Questa amministrazione crede nel dialogo. Io stesso ho diretto la prima squadra negoziale del nucleare nel 2003 – quando erano state imposte sanzioni… La fermezza, la resistenza, la pazienza, la perseveranza e il sostegno della grande Nazione dell’Iran sono state davvero la chiave per questa vittoria”.
Hossein Mousavian, un ex diplomatico che è stato Ambasciatore iraniano in Germania (1990-97), Capo della Commissione Esteri del Consiglio di Sicurezza Nazionale dell’Iran (1997-2005) e portavoce per l’Iran nei negoziati nucleari con l’Unione Europea (2003-05), scrive che l’accordo sul nucleare di oggi apre la strada a un nuovo approccio degli Stati Uniti verso il Medio Oriente.
In un articolo per il Telegraph, Mousavian scrive: “Questo accordo apre la porta a un nuovo quadro di sicurezza regionale, in cui Stati Uniti e Iran opereranno per migliorare, piuttosto che ostacolare, i rispettivi interessi. Le conseguenze di tale cooperazione, con ogni probabilità, consolideranno un ben più stabile, pacifico e prospero Medio Oriente, che cesserà di essere un peso per le risorse delle potenze regionali e mondiali”.
Gli Iraniani comuni stanno accettando lo storico accordo nucleare, accogliendolo come una possibilità di porre fine all’isolamento della loro Nazione e come un’opportunità per una migliore economia dopo anni di soffocanti sanzioni. Molti, con il soffocante caldo estivo e con il fatto che la maggior parte degli Iraniani digiuna durante gli ultimi giorni di Ramadan, sono stati incollati alla TV, che seguiva le fasi dell’accordo.
Sergej Lavrov (nella foto a lato), il Ministro degli Esteri russo, aveva detto la settimana scorsa di aspettarsi che l’embargo delle Nazioni Unite sulle forniture di armi all’Iran fosse tolto “immediatamente” dopo la stipula di un accordo. “L’Iran è un coerente sostenitore della lotta contro lo Stato Islamico e la revoca dell’embargo sulle armi aiuterebbe l’Iran a migliorare la sua efficienza nella lotta al terrorismo” aveva detto Lavrov all’epoca. Ma è anche un’arma a doppio taglio per la Russia. Anche se è improbabile che l’Iran possa rapidamente espandere le proprie esportazioni per diventare un concorrente, la maggior parte degli analisti ritiene che l’ accordo significhi che i prezzi del petrolio rimarranno relativamente bassi. Questa è una sofferenza per il Cremlino, che lotta nella gestione di un budget limitato, anche se per il momento i Russi sembrano fiduciosi che i benefici superino i rischi.
David Cameron ha descritto l’accordo con l’Iran come storico, dicendo che “assicura il nostro obiettivo fondamentale – impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari – e questo contribuirà a rendere il nostro mondo un luogo più sicuro”. Ha detto che l’accordo ha richiesto leadership, coraggio e determinazione e che era l’ora di andare avanti e metterlo in piedi. Ha aggiunto che l’Iran riceverà benefici economici, a patto che rispetti tutto ciò che ha accettato di fare.
Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha detto in una dichiarazione: “Costituisce un importante risultato dei negoziati condotti finora, anche se saranno necessari continui sforzi e l’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti affinché possa dare frutti. Si spera che questi frutti non siano limitati al settore del programma nucleare, ma si possano effettivamente estendere ulteriormente”.
Il Presidente siriano Baššar al-Asad si è congratulato con il suo alleato chiave dell’Iran al raggiungimento dell’accordo sul nucleare con le potenze mondiali, riportano media di stato. In un messaggio alla Guida Suprema iraniana Āyatollāh ‘Alī Khāmene’i, Asad si è congratulato con Tehrān per l’accordo, che ha detto essere un “importante punto di svolta nella storia dell’Iran, della regione e del mondo”.
Il Sovrano degli Emirati Arabi Uniti, lo Sceicco Khalīfa bin Zāyid bin Sulṭān Ān-Nahyān (nella foto a lato), ha inviato oggi una nota di congratulazioni al Presidente iraniano Ḥasan Ruhani per l’accordo sul nucleare tra Tehrān e le potenze mondiali, riporta l’agenzia di stampa ufficiale degli Emirati Arabi Uniti WAM. La dichiarazione conteneva il primo commento ufficiale da parte dei Paesi Arabi del Golfo nei confronti di un accordo che molti di loro in privato temono incoraggerà l’Iran a sostenere con maggior forza i loro nemici in tutto il Medio Oriente.
L’Arabia Saudita ha espresso la sua prima reazione ufficiale all’accordo. Ha detto che sostiene un accordo per impedire a Teheran di acquisire armi nucleari, ma sottolinea l’importanza di un regime di ispezioni severo e la possibilità di reintrodurre sanzioni, riporta Reuters. I commenti, attribuiti a “una fonte ufficiale” dall’Agenzia statale Saudi Press, sottolineano anche che le sanzioni in materia di terrorismo e violazione dei trattati internazionali sulle armi rimarrebbero intatte.
Il Primo Ministro israeliano Binyamin Netanyahu ha detto ai giornalisti: “Israele non è vincolato da questo accordo con l’Iran e questo perché l’Iran continua a perseguire la nostra distruzione… Ci difenderemo sempre”.
Il Presidente USA Barack Obama ha già chiamato il Primo Ministro israeliano Binyamin Netanyahu e i principali alleati europei (Gran Bretagna, Francia, Germania) riguardo all’accordo nucleare iraniano e ha in programma di chiamare il Re saudita Salmān bin ʿAbd al-ʿAzīz, hanno detto ai giornalisti funzionari degli Stati Uniti.
Hillary Clinton, candidato democratico alle presidenziali USA, chiama il nuovo accordo con l’Iran un “momento importante” e dice che in base a quello che sa ora è un passo verso il contenimento delle ambizioni nucleari dell’Iran. “Penso che questo sia un passo importante che mette fine al programma nucleare iraniano” ha detto l’ex Segretario di Stato. La signora Clinton, intervenendo al Campidoglio dopo l’incontro con i Democratici della Camera dei Rappresentanti, ha detto anche che l’accordo permetterà agli Stati Uniti di volgere la sua attenzione alla prevenzione di ciò che vede come altre cattive azioni da parte dell’Iran.
Bernie Sanders, principale rivale della Clinton per la nomina presidenziale democratica, ha pubblicamente plaudito all’accordo. “L’accordo con l’Iran è una vittoria per la diplomazia sulla dimostrazione di forza e noi abbiamo evitato di essere trascinati in un’altra guerra senza fine” ha detto.
Jeb Bush, uno dei candidati repubblicani favoriti per la Presidenza, si è espresso con forza contro l’accordo, dicendo “questa non è diplomazia – è accondiscendenza”. “L’accordo nucleare con l’Iran è pericoloso, profondamente sbagliato e poco lungimirante” ha tweettato. È stato il fratello di Jeb, George W. Bush, che ha posto l’Iran nell'”Asse del Male”.
Molti dei rivali di Bush per la nomination repubblicana si sono impegnati a chiarire l’accordo, se eletti.