Elaborazione da fonte: Jeune Afrique, 04/04/2013 à 09h:40
Il vertice dei capi di Stato della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Centrale, tenuto a N’Djamena (Tchad) mercoledì 3 aprile scorso, ha considerato “impossibile” riconoscere “l’auto-proclamato Presidente” della Repubblica Centrafricana Michel Djotodia, leader militare della coalizione Séléka al potere da appena dieci giorni, e ha chiesto alle nuove autorità di istituire un collegio eletto per “svolgere il ruolo dell’Assemblea Nazionale” e “redigere una Costituzione”, ciò che Djotodia ha accettato. Questo collegio dovrà avere un Presidente eletto per un periodo “non superiore a 18 mesi”.
L’Unione Africana, per voce di Ramtane Lamamra, suo Commissario per la Pace e la Sicurezza, ha stimato che le autorità di Bangui dovrebbero organizzare le elezioni entro un anno, perché la transizione deve essere breve e non può durare tre anni.
“Si può pensare che Michel Djotodia non è del tutto fuori dal processo, al contrario” ha detto Guy Samzun, Ambasciatore dell’Unione Europea a Bangui.