Il Palazzo del Governo ad Algeri
Elaborazione da fonti: La Libre.be,
Secondo quanto annunciato venerdì dal Ministro dell’Interno Tayeb Belaïz, il Presidente algerino ‘Abdelaziz Bouteflika è stato rieletto per un quarto mandato con l’81,53% dei voti, mentre il magistrato indipendente ʿAlī Benflīs, suo principale rivale, ha ottenuto il 12,18% dei voti. La percentuale di partecipazione è stata del 51,7%.
Il Mouvement de la Société pour la Paix (MSP), Ḥarakat an-Nahḑa al-Islāmiyya (Movimento di Rinascita Islamica) e il Front pour la Justice et le Développement (comunemente el-Adala), i tre più noti partiti islamisti in Algeria, hanno rifiutato di riconoscere la vittoria di Bouteflika e hanno denunciato una frode massiccia e “un’affluenza amplificata”. “L’affluenza alle urne annunciata ufficialmente è stata amplificata e non riflette per niente l’astensione degli elettori” ha dichiarato l’MSP. Il Presidente del partito, Abderrezak Mokri è stato molto virulento nei confronti del Presidente Bouteflika e delle autorità algerine. “La percentuale di partecipazione non supera il 20% e il boicottaggio ha avuto successo. Quale credibilità e legittimità può essere data ad una elezione in cui più della metà dei cittadini non si sono espressi?” si chiede l’uomo politico su molti titoli della stampa nazionale.
E se an‐Nahḍa ha affermato che la sua posizione di boicottaggio delle elezioni presidenziali si è rivelata una buona opzione, il Front pour la Justice et le Développement, da parte sua, ha fatto sapere di non essere sorpreso da questi risultati “amplificati in un modo inedito”. Ha inoltre imputato al potere “la responsabilità della persistenza nell’alterare l’esercizio politico nel Paese, comprese le scadenze presidenziali, rifiutando di affidare l’organizzazione delle elezioni a un organo indipendente permanente”.
Mentre dalla chiusura dello scrutinio lo sfidante Benflīs aveva denunciato una “frode massiccia” e aveva detto che non avrebbe riconosciuto i risultati, il Ministro Belaïz ha assicurato che “il popolo ha scelto in libertà, in un clima di trasparenza e neutralità”. Benflīs ha invece dichiarato: “Non riconosco i risultati”, perché “sarebbe rendersi complice della frode”, denunciando “un’alleanza tra la frode, il denaro sospetto e alcuni media venduti”.
‘Abdelaziz Belaïd, fondatore del Front el-Moustakbal (Fronte dell’Avvenire) e candidato più giovane, è arrivato al terzo posto con il 3,03% dei voti, seguito con l’1,37% dall’avvocato Louisa Hanoune, deputata trotzkista e Segretario Generale del Partito dei Lavoratori, con lo 0,99% dall’attivista per i diritti umani ʿAlī Fawzī Rebaine, Presidente del partito Ahd 54 (Generazione 54), e con lo 0,56% da Moussa Touati, Presidente del partito nazionalista conservatore Front National Algérien.
Il risultato di Bouteflika, 77 anni e dallo scorso anno sofferente per gli effetti di un ictus, è in flessione rispetto ai risultati del 2009 e del 2004, rispettivamente del 90% e 85%. Nel 1999 aveva ricevuto il suo primo mandato con il 75% dei voti.