Elaborazione da fonte: middle east on line, 2013-06-11
Diplomatici arabi e occidentali hanno detto lunedì scorso che il potente Primo Ministro del Qatar si sta preparando a dimettersi come parte di una transizione di potere più ampia, che potrebbe anche vedere il Sovrano del Paese cedere il potere al figlio, il Principe ereditario Shaykh Tamīm (nella foto). I diplomatici hanno detto di interpretare il motivo del rimpasto come volontà della dirigenza di avere una transizione graduale verso una generazione più giovane. Inoltre, hanno menzionato tempi variabili tra le prossime settimane e settembre prossimo.
Nessun funzionario del governo del Qatar è stato immediatamente disponibile a commentare la notizia.
La mossa sarebbe relativamente insolita nella politica del Golfo Arabo: è consuetudine per i loro Capi di Stato continuare ad esercitare la carica fino alla morte. Un tale cambiamento potrebbe immettere un elemento di incertezza nella politica estera dell’esportatore di gas alleato degli Stati Uniti.
“L’Emiro ci ha pensato a lungo. Il percorso per trasferire l’autorità a Tamīm è stato chiaramente preparato lo scorso anno” ha detto un diplomatico con sede a Dōḥa, riferendosi al capo dello Stato Shaykh Ḥamad bin Khalīfa ath-Thānī. “Il piano è sempre stato questo, ma si tratta di una questione di tempo”. Una fonte ha detto che è previsto che la transizione inizi con le dimissioni da Primo Ministro di Shaykh Ḥamad bin Jassim ath-Thani, che è anche Ministro degli Esteri.
Diplomatici arabi e occidentali a Dōḥa e in altre sedi della regione hanno detto che vari Paesi, compresi gli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Arabia Saudita, sono stati informati del piano. Inoltre, hanno detto che il rimpasto potrebbe prendere uno dei seguenti percorsi: Shaykh Tamīm potrebbe sostituire Shaykh Ḥamad bin Jassim come Primo Ministro fino a quando non subentrerà come Emiro dopo le dimissioni del padre; oppure, l’attuale Vice Primo Ministro Aḥmed al-Maḥmud potrebbe diventare il prossimo Primo Ministro dopo le dimissioni di Ḥamad bin Jassim.
Shaykh Ḥamad bin Jassim, 53 anni, è Primo Ministro dal 2007 e ha svolto un ruolo chiave nel posizionamento del Qatar come mediatore nella regione. È anche Presidente del Consiglio di Amministrazione della Qatar Investment Authority (QIA), carica che dovrebbe mantenere. La QIA ha un patrimonio stimato di 100-200 miliardi di dollari USA.
L’Emiro ha elevato il profilo internazionale del Paese negli ultimi anni, attraverso il lancio e lo sviluppo della rete televisiva Al Jazeera e il successo ottenuto nella richiesta di ospitare la Coppa del Mondo di calcio nel 2022.
Lo Stato del Golfo ha svolto un ruolo importante nel promuovere la “Primavera Araba”, dando un sostegno significativo ai ribelli che hanno spodestato l’ex leader libico Mu‘ammar Gheddafi e alla rivolta che sta cercando di rovesciare il Presidente siriano Bashar al-Asad.
Stretto alleato degli Stati Uniti, di cui ospita una grande base militare, il Qatar è il più grande esportatore al mondo di gas naturale liquefatto (LNG) e la più ricca nazione in termini di PIL pro-capite. Il piccolo Paese, la cui economia era una volta incentrata sulla pesca delle perle, ha ora un fondo sovrano che controlla una cifra stimata di 100 miliardi di patrimonio.
Shaykh Ḥamad bin Khalīfa ath-Thānī ha spodestato il padre nel 1995 con un colpo di stato incruento. Shaykh Ḥamad bin Jassim ha giocato un ruolo-chiave nel facilitare il colpo di stato.
Shaykh Tamīm, 33 anni, di educazione britannica, è ritenuto più vicino ai Fratelli Musulmani rispetto a molti esponenti della leadership attuale.
