Turchia – Erdoğan inaugura la nuova moschea di Taksim Meydanı, nel cuore di Istanbul

Il Presidente Recep Tayyip Erdoğan realizza un obiettivo vecchio di decenni e imprime un’identità religiosa alla storica Piazza Taksim

Elaborazione da fonti: bdnews24.com, 29 May 2021, 01:33 PM BdST; Liz Cookman, in Al Jazeera, 28 May 2021; BBC, 28 May 2021.

Cumhuriyet Anıtı, il Monumento alla Repubblica (foto Glauco D’Agostino)

La Moschea Taksim, con la sua cupola alta 30 metri e i due imponenti minareti, incombe simbolicamente su Cumhuriyet Anıtı, il Monumento alla Repubblica, una statua in bronzo e marmo raffigurante Atatürk. Il complesso della moschea, che combina caratteristiche ottomane con un design contemporaneo, sarà in grado di ospitare fino a 4.000 fedeli e comprende una sala espositiva, una biblioteca, un parcheggio e una mensa per i poveri, ha affermato l’agenzia di stampa statale Anadolu.

L’arrivo di Erdoğan è stato accolto con applausi, mentre salutava la folla prima di dirigersi all’interno. Gli schermi in piazza mostravano le prime preghiere alla moschea e i fedeli su stuoie di carta usa e getta per via del COVID-19.

Dopo aver recitato la preghiera del venerdì con migliaia di fedeli, il Presidente Erdoğan ha affermato che il completamento della moschea ha segnato il coronamento di un sogno per i Turchi. “La Moschea Taksim ora occupa un posto di rilievo tra i simboli di Istanbul … Se Dio vuole, illuminerà la nostra città come una lampada a olio per i secoli a venire”. Ha poi detto alla folla fuori dalla moschea che, prima che i lavori di costruzione iniziassero quattro anni fa, non c’era nemmeno una sala di preghiera nell’area: “I fedeli cercavano di pregare qui sopra i giornali, letteralmente come in un pollaio”.

Credito: Wikimedia Commons

Ha poi aggiunto che la costruzione della moschea è stata una vittoria sui manifestanti che si erano opposti al fatto che Piazza Taksim [foto in basso] avesse qualsiasi tipo di tono religioso, aggiungendo che “niente può fermare questa iniziativa ora”.

La Moschea Taksim in costruzione (foto Glauco D’Agostino, 2019)

La costruzione della moschea è iniziata nel febbraio 2017 da un progetto sostenuto da Erdoğan, che è un Musulmano devoto, e dal suo partito AK [Giustizia e Sviluppo] al potere dal 2002. L’inaugurazione ha dunque soddisfatto l’ambizione di lunga data di vari governi fin dagli anni ’50 di costruire un luogo di culto musulmano nella piazza, spesso considerata un simbolo del laicismo del padre fondatore della Turchia Mustafa Kemal Atatürk. Tuttavia, i progetti di una moschea erano stati frustrati dall’intervento militare del 1997 contro il legittimo Presidente Necmettin Erbakan e da una serie di battaglie legali e pubbliche.

Venerdì funzionari hanno condiviso su Twitter un video che mostra Erdoğan nel 1994, l’anno in cui era diventato Sindaco di Istanbul, che indicava dall’alto di un edificio l’area in cui avrebbe costruito la moschea, il punto esatto in cui si trova ora.

La Moschea Çamlıca sulla Grande Collina omonima (foto Glauco D’Agostino)

I fedeli hanno elogiato la nuova moschea. È il terzo importante punto di riferimento religioso stabilito di recente nella città da Erdogan, tra cui l’enorme Moschea Çamlıca, inaugurata nel marzo 2019 e che si affaccia da una collina di Üsküdar [Scutari] dominante la parte asiatica di Istanbul. L’anno scorso il Presidente ha riconvertito in moschea Ayasofya, per secoli la chiesa più grande del mondo, prima di diventare moschea con gli Ottomani e poi un museo sotto Atatürk.

I sostenitori del progetto Taksim sostenevano che non c’erano abbastanza luoghi di culto musulmani vicino a uno dei centri più trafficati della città. Gli oppositori lo vedevano come un tentativo di dare un tono religioso alla piazza, caratterizzata da un centro culturale dedicato ad Atatürk che è stato demolito. L’edificio viene ora sostituito da un nuovo Centro Culturale Atatürk che ospiterà un teatro dell’opera, oltre a sale espositive, caffè e ristoranti.

I giornali filo-governativi hanno salutato con soddisfazione la nuova moschea. Il titolo del quotidiano turco Akşam [La Sera] ha deriso i critici che temono l’insinuante religiosità: “È fantastico. A Taksim è stata costruita una moschea e né la Sharī’a è arrivata, né la repubblica è crollata”.

L’inaugurazione coincide anche con la data in cui iniziarono le proteste a soli cento metri di distanza a Gezi Parkı, prima di trasformarsi nel giugno 2013 in massicce proteste contro un piano per costruire a Gezi Park un centro commerciale progettato con lo stile delle caserme dell’era ottomana. Le proteste erano emerse il 28 maggio 2013, la sera dopo l’inizio dei lavori di demolizione in un angolo del parco, con l’abbattimento di un muro e di alcuni alberi che avevano attirato un piccolo gruppo di manifestanti. L’anniversario delle proteste è generalmente fissato il 31 maggio, data dell’intensificazione delle proteste.

Taksim è un semt [quartiere] dell’İlçe [Distretto] Beyoğlu conosciuto fino a qualche decennio fa con il nome di Pera. Taksim è il punto focale della vita nella parte europea di Istanbul: si collega alla principale via dello shopping, İstiklâl Caddesi [Viale dell’Indipendenza], e in genere brulica di acquirenti, turisti, lavoratori e festaioli. L’area ospitava le minoranze religiose ed etniche di Istanbul durante l’era ottomana e ci sono diverse chiese nelle vicinanze, tra cui Aya Triada [la Santa Trinità], la più grande chiesa greco-ortodossa della città, ma poche grandi moschee.

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